Alimentazione sostenibile: quali sono i motivi del cambiamento nelle scelte alimentari degli ultimi anni?
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Questo è indice di una maggiore consapevolezza a livello ecologico e soprattutto ai fini della salute personale. Ormai è chiaro che la tendenza di una buona fetta di popolazione – soprattutto i più giovani – è quella di adottare uno stile di vita legato ad un alimentazione più sostenibile, limitando il consumo di carne, sia rossa che bianca. È vero che negli ultimi tempi il mercato della carne ha visto un netto aumento dei prezzi, ma sarebbe un errore ricercare il motivo di questo cambio di rotta soltanto nel fattore economico.
Una scelta etica
Comprare una vaschetta di carne al supermercato, non costa soltanto il prezzo riportato sull’etichetta che si paga al cassiere. A pagarne il prezzo più alto è l’ambiente.
Gli allevamenti intensivi di bestiame sono tra le prime cause di inquinamento del pianeta, producendo emissioni di gas serra addirittura superiori al settore dei trasporti mondiale, per non parlare poi dello spreco di risorse energetiche, dello sfruttamento dei terreni ai fini di produrre il cibo necessario agli allevamenti e l’elevato consumo di acqua.
In questa direzione, la riscoperta di ortaggi e verdure assume un valore morale, oltre che etico.
Una contro-tendenza positiva: la riscoperta di verdure ed ortaggi
L’incremento del consumo di prodotti vegetali è senz’altro da ricercare nella presa di terreno, degli ultimi anni, di stili di vita che promuovono un’alternativa al consumo di carne, come quello vegetariano e vegano.
Questo fenomeno è in grande crescita a livello globale e fa segnalare tendenze significative nei mercati oltre che in ambito sociale e culturale.
Le vendite globali di prodotti sostitutivi della carne sono aumentate del 70% nell’ultimo decennio e questo ha visto l’avvicinamento progressivo anche da parte dei consumatori che non seguono prettamente uno stile di vita vegetariano o vegano.
La dieta mediterranea, in un’ottica di alimentazione sostenibile
A tal proposito è bene prendere atto di come anche all’interno della dieta mediterranea prevalga il consumo di cereali, legumi, frutta e verdura, mentre carne e prodotti di origine animale vengono si assunti, ma in modo controllato e con moderazione.
In questo senso molti piatti della tradizione, come la pasta e fagioli napoletana, o la pappa al pomodoro toscana, sono tornati alla ribalta attraverso il dilagare della cucina incentrata su prodotti vegetali e bio.
Benefici per la salute
Oltre ai già citati vantaggi che riguardano l’ambiente, una dieta ricca di prodotti vegetali porta innumerevoli benefici alla salute.
La riscoperta di verdure e ortaggi sulla nostra tavola favorisce senz’altro uno stile di vita più sano, oltre che sostenibile.
Ormai è risaputo che un eccessivo consumo di carne porta all’aumento del rischio di patologie cardiache, diabete e ad una maggiore incidenza di malattie tumorali.
Al contrario assumere giornalmente frutta e verdura favorisce una dieta più sana ed equilibrata, in quanto attraverso gli ortaggi si assumono tutte le vitamine e sali minerali essenziali per il corretto funzionamento dell’organismo.
Stile di vita più sano grazie all’alimentazione sostenibile
I benefici di assumere giornalmente frutta e verdura sono molti e riguardano diversi aspetti, come la prevenzione dell’invecchiamento cutaneo, l’aumentano delle difese immunitarie, una maggiore possibilità di mantenere il peso e il grasso corporeo sotto controllo e di conseguenza la prevenzione di molte malattie.
Inoltre bilanciando una dieta composta per la maggioranza da cibi vegetali si possono assumere tutti i micronutrienti necessari.
Meglio se di stagione
Scegliere prodotti di stagione è una scelta responsabile e sostenibile per l’ambiente, ma non solo.
La frutta e la verdura di stagione non hanno bisogno di prodotti chimici, ma maturano seguendo il corso della natura e questo li rende più sani e gustosi.
Inoltre scegliendo ortaggi di stagione si spende molto meno.
Un prodotto stagionale ha un prezzo di molto inferiore rispetto a uno maturato all’interno di una serra, o di prodotti che giungono sul banco dell’ortofrutta dopo aver affrontato lunghi viaggi.
Quindi è sempre meglio scegliere di portare sulla tavola:
- zucchine, pomodori e peperoni unicamente in estate;
- zucca ed uva in autunno;
- arance, mele, cavoli e broccoli in inverno;
- asparagi, spinaci, fave e fragole in primavera.
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